Il problema dello spreco alimentare sta raggiungendo dimensioni enormi.
Soltanto in Italia si buttano ogni anno più di 8 miliardi di euro in cibo. Una cifra spaventosa se moltiplicata per tutti i paesi del mondo. E se a questo si aggiunge anche un pericolo oggettivo per le risorse naturali e per il clima, diventa necessario e urgente invertire questa tendenza.
Ma come? La risposta è semplice, prevenendo. Basterebbe adottare alcune semplici regole nel nostro quotidiano, come il decalogo suggerito dall’ENEA – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – per limitare lo spreco alimentare già nel momento in cui facciamo la spesa:
- Pianificare i pasti, valutando l’effettivo quantitativo di cibo che consumeremo.
- Controllare le scadenze dei prodotti.
- Scegliere cibi con etichette “parlanti” ovvero che riportino informazioni su tecnologie o ingredienti che aiutano a limitare lo spreco alimentare.
- Comprare prodotti con le modalità di riciclo.
- Preferire il biologico, perché l’agricoltura bio riduce i consumi energetici di almeno il 25%, diminuisce le emissioni di CO2 e non inquina le falde acquifere non utilizzando fertilizzanti e fitosanitari di sintesi.
- Imparare a conservare più a lungo i cibi.
- Cucinare con fantasia gli avanzi.
- Invitare gli ospiti a portare a casa il cibo che rimane di cene o feste.
- Informarsi sui programmi contro lo spreco alimentare della propria città.
10. Riciclare tutti gli avanzi di cibo sempre e soltanto nell’umido.
Achillea, il meglio del biologico per voi. Scegliamo la sostenibilità dagli anni ‘80.